venerdì 29 aprile 2011

MILES DE PASAJEROS LIBRES...




y cada cosa en su lugar
cada carta es una muerte
y cada peste muestra cual es tu suerte
invierte cuanta piña cuesta en un cielo celeste
sin duda que no cunda el panico
el tiempo no existe
emblemas derrumbados por las herramientas del estado
lo suponia ya esta todo armado el tinglado
y cuanto plato roto se pagan realmente por el veto al otro
que buena foto pero el polvo dura poco
siempre es igual

lagrimas sebras de un destino clandestino
respalda sobre filo de una alfombra de puñales
ya no pares, todos somos como animales sometidos al peligro
desde las profundidades, por los bares susurran y se ocultan
cargando un triste llanto sintoma de ultimo tango
en el suelo me pianto y al ras del piso voy pasando, otro pasajero soportandoo
miles de pasajeros...

miles de pasajeros en un viaje moral por los pasillos de la capital
siempre es igual otro animal hora de quebrar este silencio de abajo
en la baldosa se huele otro comienzo.....

giovedì 28 aprile 2011

LA RAGAZZA CHE ERO...


Per il mio 29° compleanno, ho deciso di regalarmi un altro timbro sul passaporto. Destinazione: Colonia del Sacramento, Repubblica Orientale dell'Uruguay.


Avevo proprio bisogno, dopo 11 giorni filati di lavoro, di passare del tempo con me stessa, senza il rumore della metropoli, senza l'obbligo di dover per forza parlare con qualcuno...


Ho passato l'intera giornata a fare foto, leggere e...scrivere...mi è presa la smania di scrivere, ieri.
Non succede spesso...probabilmente, come fa dire Murakami a Toru in Norwegian Wood, "sono uno di quelli che per capire le cose ha assolutamente bisogno di scrivere"...e di cose da capire, adesso che sono qui, ho scoperto di averne tante...
Così come ho scoperto di aver bisogno anch'io, come Toru, di " ritrovare la ragazza che ero"...










domenica 24 aprile 2011

IL BRUTTO DELLA DISTANZA...

è che non puoi avere tutto sotto controllo...e così non sai mai con la massima certezza se chi sta dall'altra parte del telefono o del computer sia davvero felice, davvero triste, davvero arrabbiato... Alla fatica, soprattuto psicologica, di dover gestire problemi quotidiani a 11000km di distanza non ci avevo proprio pensato. Succede con tutte le notizie, che siano belle o brutte...questa settimana, per esempio, ne ho ricevuta sia una bella che una brutta...in entrambi i casi però, al di là del primo momento di gioia o di dolore a seconda del caso, tutto si trasforma in una sottilissima malinconia e senso di impotenza per non essere vicino, fisicamente intendo, alle persone che hanno in quel momento bisogno...
Me lo dovevo aspettare che 
a quasi un mese dalla partenza e a pochi giorni dal compleanno mi sarebbe venuta la prima crisi con lacrime annesse. Tutti gli amici tanos qui da più di me, me l'avevano predetto. Raccontano di come queste crisi siano abbastanza periodiche: c'è quella del primo mese, del terzo, del sesto...e dicono che, generalmente, vengono sempre sollecitate dalle notizie (belle o brutte) che provengono dall'altra parte dell'Oceano.
Mi sa che avevano ragione. Una è andata.

ANDIAMO CON ORDINE...

Ebbene sì, son giunta a Buenos Aires da quasi un mese...un mese intensissimo.
Un mese che a me pare una vita.
Non so davvero spiegarmi come in appena 20 giorni possano succedere così tante cose...in Italia non mi era mai capitato!
Negli ultimi mesi passati in Patria ho avuto modo di riflettere approfonditamente sulla mia esistenza e sono giunta alla conclusione che in (quasi) 29 anni di vita non ho mai fatto una scelta consapevole. Non ho mai realmente saputo chi fossi. 
Così ho deciso di ripartire da zero: dimettermi dall'impiego sicuro che avevo, vendere qualsiasi cosa mi legasse in maniera irreparabile alla mia terra natale e partire.
Partire...è un po' come morire...ma anche rinascere!
Sto cercando di rinascere dalle macerie della mia vita passata. Una vita che non rinnego, beninteso. Semplicemente la vivevo per il semplice fatto di respirare (Neruda docet) anche se non me ne accorgevo ed anzi ero convinta di avere tutto ben sotto controllo. La vita viveva me, non ero io a vivere la vita!
Ho deciso di ripartire dalle cose che non avevo mai avuto il coraggio di fare...come, nell'ordine, un corso di fotografia, vivere nel continente che amo di più, provare a cavarmela da sola lontano da tutti e da tutti!
Ed eccomi qui sotto un cielo di un blu che più blu non si può...
La vita del migrante non è facile. Soprattutto se parti senza alcuna certezza come nel mio caso...ma l'Argentina è un paese generoso...e il cielo è sempre più blu!!!


Questo è l'antefatto. 
Da domani, lavoro permettendo, comincerò a raccontarvi cosa un emigrante ha da fa' pe' campa'...così cominciate a farvi 4 risate immaginandomi in certe situazioni...☯

sabato 23 aprile 2011

MAMMA, SONO IN CINA...

I cinesi sono incredibili...in qualsiasi parte del mondo tendono a far diventare il quartiere ospitante una piccola Cina...succede ovunque: a New York con China Town, a Milano in Via Paolo Sarpi e succede anche a Buenos Aires, nel barrio di Belgrano!!!
C'è da perdere la testa: negozi pieni di qualsiasi "cineseria" a prezzi stracciati...un paradiso per i consumisti convinti!!! Ancor più se si tiene in conto l'inflazione galoppante che sta affliggendo l'Argentina...ho deciso che le mie spese le farò sempre nel Barrio Chino, d'ora in avanti!!! Guadagno in pesos, adesso...la pacchia europea è finita!
E' incredibile vedere come in case tipicamente argentine vengano installati supermercati, negozi, ristoranti cinesi...fa un certo effetto. Tornerò di sicuro a documentare fotograficamente questa commistione di culture. Oggi non potevo: ho incontrato dopo 6 lunghi anni un caro amico di Rosario. Mi sono divertita a fare un po' di "sano" turismo...da quando sono arrivata qui, credo sia stata la prima volta!!!

A proposito di commistione di culture...ho avuto proprio oggi l'onore di visitare la Fondazione Xul Solar. Qualcuno di voi lo conosce già?! E' un pittore argentino amico di Borges che ha vissuto una decina d'anni (1912-1924) tra Italia e Germania. Ovviamente in Germania lo conoscono, ma in Italia?! Ha una storia molto particolare, vi lascio il link http://www.xulsolar.org.ar/index.html

PRONTI, PARTENZA, VIA...E VEDIAMO QUANTO DURA!

Comincio a scrivere questo blog a quasi un mese dalla mia partenza e a pochi giorni dal mio 29° compleanno...
Ieri sera, al lavoro, riflettevo sul fatto che potrebbe essere un modo molto pratico per aggiornare amici e parenti riguardo alla mia nuova vita al di là (o al di qua?) dell'oceano Atlantico.

Quella di partire un mese fa per l'Argentina, non è stata una decisione facile. Meglio: è stata una decisione pensata per molto tempo, almeno sei anni...
Solo recentemente, però, si sono verificate le condizioni che mi hanno permesso di mettere in pratica questo vecchio sogno lasciato per troppo tempo in un cassetto. "Ogni cosa a suo tempo", come direbbe qualcuno...e finalmente il momento è arrivato!

Al di là delle ragioni personalissime che mi spingono a scrivere (amici, non posso passare metà della mia giornata a scrivere 10 mail uguali...), vorrei anche raccontare a chi non mi conosce, semmai qualcuno mi seguirà, la mia avventura da un punto di vista molto specifico: quello dell'emigrante...

Sto cominciando a convincermi che, data la situazione pessima che sta vivendo il nostro Paese, qui arriveranno sempre più italiani...l'ennesima ondata di immigrazione italiana...tanos del terzo millennio, insomma...

Sarà principalmente un blog fotografico perché con le parole non son molto brava. Le foto, a volte, sono molto più incisive di diecimila parole...questo, almeno, di primissima intenzione perché, chi mi conosce bene, sa quanto "nel proposito vacillo"...